TRISSINO - UN LIBRO PER RICORDARE DON FLORINDO LUCATELLO |
STORIA - Pubblicazioni |
Gian Franco Masiero e Piero Rasia, con l'appoggio di tutta la ProLoco di Trissino, hanno realizzato un bel libro di grande formato per ricordare la figura di don Florindo Lucatello, che per mezzo secolo è stato l'anima del paese di Trissino. Il volume,frutto di un accurato lavoro di ricerca storica e fotografica, racconta la figura di don Florindo un parroco amato sempre attento ai bisogni e ai problemi della sua comunità.Per meglio capire il personaggio, ed anche il contenuto del libro, riportiamo alcuni stralci della prefazione scritta dai due autori.
Il 24 aprile 1949, fa il suo ingresso solenne a Trissino don Florindo Lucatello, giovane sacerdote proveniente dalla parrocchia di Montecchia di Crosara [...] Don Florindo aveva una predisposizione alle prediche. Quel giorno ne fece una che restò impressa per lungo tempo. Passata la festa, ecco i problemi. Il paese campava di agricoltura e non tanto fiorente. L'unica industria, la tessile dei Marzotto, era a Valdagno. Il commercio assai limitato: pochi negozi e quasi tutti usavano il microcredito, vale a dire che segnavano l'importo della spesa su un libretto sperando di vederlo saldato. Non era raro il caso di "insolvenza forzata". I giovani senza lavoro e prospettive vagavano per il paese. Molto spesso la fame li spingeva verso gli alberi da frutto o verso i filari carichi di uva e così per quel giorno la pancia era piena. Don Florindo si rese subito conto che bisognava sì parlare di fede, ma anche trovare una soluzione al problema. Scuola e ancora scuola per preparare i ragazzi ad un futuro "industriale". Il mondo contadino non dava prospettive. Ed ecco l'idea geniale: costruire un edificio che potesse dare accoglienza, ma anche istruzione. Nasce quindi "La Casa della Gioventù" e al suo interno il C.A.P. (Centro Addestramento Professionale), variato poi in C.F.P. (Centro di Formazione Professionale). È impossibile stabilire a quante porte abbia bussato don Florindo, quante persone hanno prestato la loro opera gratuita, compresi studenti addetti e carriole, le prime con ruota di gomma, ma un dato è certo, il 24 novembre 1951 tutta Trissino ha potuto partecipare all'inaugurazione dell'opera. |