INCHIESTA MOSE. GIOVANI DEMOCRATICI VENETI: “CHI HA SBAGLIATO PAGHI. ORA IL VENETO CAMBI VERSO”. PDF Stampa E-mail
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Riceviamo e pubblichiamo di seguito il comunicato stampa ricevuto dala redazione sulle vicende odierne scritto dai Giovani Democratici del Veneto per una eventuale pubblicazione.

a firma di

Alberto Trivelli

Vicesegretario dei Giovani Democratici Veneti

 

 

INCHIESTA MOSE. GIOVANI DEMOCRATICI VENETI: “CHI HA SBAGLIATO PAGHI. ORA IL VENETO CAMBI VERSO”.

 

I Giovani Democratici Veneti esprimono il loro sconcerto ed il loro sconforto per le gravi accuse che vengono mosse nell’ambito di questa inchiesta e per gli eccellenti arresti che, oltre a molti esponenti di spicco del centrodestra come il già Presidente della Giunta Regionale dal 1995 al 2010 e già Ministro Giancarlo Galan, la già Europarlamentare Lia Sartori e l'Assessore Regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti Renato Chisso di Forza Italia, tocca anche figure di primo piano del nostro Partito come il Sindaco di Venezia Giorgio Orsoni ed il Consigliere Regionale Giampietro Marchese.

“Auspichiamo – dicono i GD - che venga accertata l’innocenza di tutti gli imputati e, nell’esprimere la nostra fiducia nell’operato della Magistratura, chiediamo che non vengano fatti sconti: chi ha sbagliato paghi, da qualsiasi parte politica provenga”.

 

Nel ricordare i 30 anni dalla scomparsa di Enrico Berlinguer è tornata di recente alla ribalta la questione morale, che riguarda ormai ogni angolo della nostra Italia e del nostro Veneto.

“Poiché noi riteniamo che la legalità debba essere una priorità della politica – prosegue la Segreteria Regionale dei GD Veneti - , chiediamo anche al nostro Partito, certi di trovarlo ben disposto, di non fare sconti neanche al nostro interno: il Partito Democratico, che si avvia a vincere la sfida delle prossime elezioni regionali, deve essere anche il partito della legalità e non può avere al proprio interno persone meno che trasparenti. Su queste tematiche, come su molte altre, noi Giovani Democratici Veneti saremo sentinelle: i giovani della nostra Regione ci chiedono di cambiare verso anche sulla legalità, noi siamo qui per questo”.

 

“In ogni caso – concludono i GD – è emerso un sistema malato su cui si è retto il Veneto negli ultimi 20 anni di amministrazione di Centro Destra che non può non assumersi le responsabilità. Zaia si dimetta e apra una nuova fase per la nostra Regione che vuole cambiare verso”.