CORNEDO VICENTINO PDF Stampa E-mail
TERRITORIO
Scritto da Redazione   
Lunedì 04 Gennaio 2010 11:16


questo centro, posto a circa 200 m sul livello del mare, si estende lungo la strada statale 246 da cui risulta tagliato in due.
È attraversato dal torrente Poscola  e dall'Agno.

Al territorio comunale appartengono le frazioni di Spagnago, Cereda, Muzzolon, oltre alle molte contrade disseminate lungo i pendii delle colline.
Caratteristiche peculiari del territorio comunale è di essere diversificato, infatti a zone pianeggianti di fondo valle si contrappongono zone collinari molto suggestive per il poggi e gli avvallamenti e non mancano asperità montuose anche di oltre 600 m di altitudine, come ad esempio il monteVerlaldo.

Dal punto di vista della produzione agricola lo sviluppo è ridotto data l'esiguità della terra coltivabile, parte della quale è stata occupata da altre attività lavorative.
Cornedo, un tempo famosa per le filande di seta e per l'attività di una fabbrica di organi da Chiesa, è attualmente sede di importanti imprese industriali ed artigianali.
Si ricordano quelle per la lavorazione delle materie plastiche, metalmeccaniche e quelle relative alla lavorazione artigianale del legno, oltre all'imprenditoria tessile e di abbigliamento e quelli impegnate nel settore edile.

L'origine antica del centro e testimoniata dalla presenza sul territorio della parrocchia di Cereda, intitolata a sant'Andrea, nella quale sono conservati un tabernacolo del '400 di Nicolò da Cornedo ,un altare maggiore del 1716 opera di Orazio Marinali e le pale della scuola dei Bassano e dei Maganza del XVI secolo.

Anche a Cornedo vicentino si trovano resti di castelli e fortificazioni che ci fanno ritenere il paese un centro di scambi con l'Alemagna medievale.
Fu soggetta, come agli altri centri della vallata, all'influenza della famiglia Trissino che, nel pieno rispetto delle autonomie locali, permise uno sviluppo adeguato alle esigenze sociali e politiche della comunità.
In contrada Reseton, nella fazione di Muzzolon, si può notare il primo edificio comunale della vallata risalente '500.
I pochi edifici antichi presenti in Cornedo sono costituiti perlopiù da ville, case padronali chiese, spesso modificate nel corso degli anni.
Vale la pena di ricordare e conoscere la nuova chiesa parrocchiale dedicata San Giovanni battista, consacrata nel 1966, che conserva il suo interno una pala d'altare di Giovanni Buonconsiglio (1497),un dipinto di Alessandro Maganza (1556-1630) e due opere scultoree datate 1440 di Nicolò da Cornedo; in particolare si tratta di un tabernacolo con la figura del Redentore con ai lati San Giovanni Battista e di un vescovo e infine un altorilievo in pietra di Vicenza proveniente dall'antica parrocchiale.

Nelle vicinanze troviamo la villa:
Gian Giorgio Trissino , attualmente sede della biblioteca civica, progettata dagli allievi della scuola del Palladio; fu più volte restaurata e ristrutturata negli interni, lasciando quasi intatte soltanto due facciate esterne.
Recentemente è emerso un'ipotesi secondo la quale la villa Trissino sarebbe stata progettata tra il 1490 e il 1515 da un architetto rimasto conosciuto, ma riconoscibile dallo stile come allievo della scuola di Lorenzo da Bologna;
villa Pretto-CAzzanello, antica casa padronale di campagna appartenente all'omonima famiglia, edificata a fine secolo e nei primi anni del 900, inserite in un ampio parco giardino all'italiana; è stata acquistata dall'amministrazione comunale nel 1970 dalla fondazione Pretto e successivamente ristrutturata e adibita a uffici pubblici;
villa Brunelli Bonetti, detta villa Veronica del 1702, è adagiata sul pendio del colle San Sebastiano ed è stata costruita su antiche e preesistenti strutture murarie.
Sul colle di San Sebastiano dal quale è possibile ammirare un ampio scorcio panoramico della vallata, si trova l'antica chiesetta dedicata alla Beata Vergine, è conosciuta da tutti come la "Cesa San Bastian".
Presumibilmente si può ritenere fosse la cappella privata di un castello del quale attualmente non esistono tracce e che sorgeva sul colle omonimo.esse all'interno conserva un dipinto di Alessandro Maganza del XVI secolo.
Nei pressi la frazione di Cereda troviamo villa Negri Bevilacqua, complesso architettonico di notevoli dimensioni, posizionato lungo la strada Cornedo Castelgomberto che costeggia la collina.
Nel corso della sua esistenza ha subito varie ristrutturazioni l'ultima delle quali nell'800.
Sulla strada che sale alla frazione di Cereda si incontra sulla sinistra villa Tonin , costruzione che risale alla fine del 700, edificata rispettando il canone del neoclassicismo veneto.
Lungo la statale 246 per Valdagno, in pieno centro cittadino, si trova la piccola chiesetta motiva edificata nel diciassettesimo secolo, e dedicata a San Rocco.

(FONTE: GUIDA DELLA vALLE DELL'AGNO - aSSOCIAZIONE pROvALDAGNO - 1993)

Ultimo aggiornamento Lunedì 04 Gennaio 2010 11:24