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VITA PARROCCHIALE - catechesi
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ORDINARIAMENTE STRAORDINARIO
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Ed infine Gesù, che non chiama scribi e sacerdoti, ma pescatori, e per di più pescatori poco fortunati, forse non proprio da manuale, che hanno bisogno di aiuto anche per fare il proprio lavoro. Gesù sceglie coloro che fanno fatica a fare quello che ci si aspetta, per proporgli un impegno ancora più straordinario. Divino coraggio di una speranza che vede sempre oltre, che osa immaginare un futuro quantomeno improbabile! Dio osa, Dio ci prova, Dio scommette sulla possibilità che noi ci lasciamo coinvolgere anche se non siamo i più adatti.

E questa sfida è per tutti noi, ogni giorno. Non possiamo dire “il Vangelo è troppo difficile”, oppure “essere Cristiani comporta delle scelte impossibili”, o peggio “essere santi è una cosa per pochi fortunati, io sono solo una persona normale”. No, la santità è a portata di mano per tutti, nessuno parte avvantaggiato nella corsa verso la salvezza! Non esiste l’alibi della sfortuna, e neanche quello dell’incapacità, perché siamo tutti ugualmente incapaci davanti alle proposte di Dio. E tutti siamo ugualmente in grado di accoglierle, affidandoci a lui. Non c’è nessuno, per quanto piccolo, che non sia chiamato a fare scelte concrete per annunciare la parola del Signore e viverla in prima persona.
E ricordiamolo, non dobbiamo mai giudicare nessuno inadeguato a camminare con il Signore.

Di certo non siamo perfetti, di certo non abbiamo tante doti straordinarie, ma non serve essere straordinari per essere santi, non c’è bisogno di avere alcuna ricchezza, perché il posto dietro a Gesù non bisogna pagarlo! Basta lasciare tutto ed affidarsi a lui, accettare la sua provocazione. E nessuno è troppo povero o troppo piccolo per questo, in fondo si tratta soltanto di fidarsi con un po’ di coraggio.