Festa del 25 Aprile a Valdagno PDF Stampa E-mail
LETTERE alla REDAZIONE - Valdagno

LETTERA APERTA DI UN CITTADINO INDIGNATO

 Sono un cittadino valdagnese,

ho assistito dall'inizio alla fine alla squallida, ripugnante e riprovevole celebrazione del 65° Anniversario della Liberazione, e ne sono rimasto profondamente indignato. A parte gli interventi istituzionali come sempre intrisi di retorica e qualunquismo, sempre pronti ad equiparare partigiani e militi fascisti, la cosa più scandalosa a mio giudizio è stata la “selezione musicale”. Neanche un canto o un inno partigiano. I telegiornali regionali hanno messo in evidenza il caso di Mogliano Veneto, dove il sindaco leghista pretendeva che la banda musicale non suonasse “Bella ciao”, poi, scoppiata la polemica, è stata suonata e cantata con orgoglio dai presenti. Qui, a Valdagno, dove amministra il PD e IDV, “Bella ciao” non è stata suonata, ma sono stati suonati brani che con la tradizione resistenziale non c'entrano niente. Una vera vergogna!

Si incomincia con l'inno degli alpini, ma cosa c'entrano gli alpini con la resistenza??? Mentre la parte migliore degli italiani saliva su in montagna per combattere i fascisti e i nazisti, gli alpini erano in Russia a combattere al fianco dei nazisti contro il primo Stato socialista della storia dell'umanità. Poi, nell'atrio di Palazzo Festari, lunga orazione di un prete cattolico e preghiere varie. Poveri partigiani!

A seguire, invece di onorare le bandiere e i gonfaloni delle associazioni partigiane, si onorano le bandiere delle regione Veneto e della Comunità europea. Per proseguire con musiche classiche e canti patriottici statunitensi. Che schifo!

Io provengo dall'Italia meridionale e vi posso assicurare che il 25 aprile è molto più sentito al sud che a Valdagno, che pure ha sofferto l'occupazione nazifascista con tanti lutti e sofferenza.

 

Distinti saluti,

F. M.