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POLITICA - analisi
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ELEZIONI COMUNALI A VALDAGNO, COME E' ANDATA
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Si dirà: ma Neri non ha vinto al primo colpo, è andato al ballottaggio. Per forza, con quattro candidati era assolutamente scontato, ma guardate ai risultati delle tre candidature alternative: Bosetti (4 liste): 25,02%, Corà (4 liste): 20,95%, Lega (2 liste) 16,76 %. Le liste di Neri hanno raccolto il 38,27%.
Si pensava: ma se due o magari tre liste si apparentano, cioè mettono insieme i loro voti, si concentrano i voti dell’opposizione e ciò mette in serio pericolo il vincitore del primo turno. Non c’era nulla che potesse suffragare questa ipotesi (si dice che, in ogni caso, Bosetti avrebbe rifiutato ogni apparentamento) e, infatti, l’alleanza (non apparentamento) tra Bosetti e Corà non ha dato il risultato sperato. Perché chi ha votato il “giovane” e politicamente “collocato” Corà, avrebbe poi dovuto votare il “vecchio” e “indipendente” candidato Bosetti?
Espongo ora quello che, a mio modesto giudizio, sono stati gli specifici (oltre a quelli generali) elementi di debolezza e perdenti delle tre liste alternative.

Bosetti: molti si sono chiesti perché Lorenzo Bosetti si sia ripresentato dopo due mandati all'età di 70 anni (per la vita politica italiana è però una età quasi giovanile). Io non faccio il processo alle intenzioni. Rilevo che il Bosetti ha parlato, ma in modo generico, di una sua risposta a una "chiamata dei Valdagnesi". Perché questi “vocatori” non si sono fatti sentire durante la campagna elettorale, magari per accrescere le adesioni e per sostenere il candidato?
Io, aggiungo, vedo la sua debolezza intrinseca nei seguenti elementi:
* Dopo l'uscita dalla Giunta Neri, in cui inizialmente ha lavorato come assessore “forte”, Bosetti è scomparso dalla vita pubblica, riapparendo soltanto negli ultimi mesi.
* Lo schieramento che lo aveva supportato come candidato sindaco nel ‘95, nel ‘99 e come ispiratore della candidatura Neri nel 2004 nella quasi totalità (a parte Zordan) è rimasto tutto con il sindaco in carica. Bosetti di fatto (mi si perdoni la brutalità) è stato scaricato dalla quasi totalità del Gruppo dirigente che a metà degli anni ’90 e all’inizio degli anni 2000 ne aveva determinato il successo.
* Debolezza dei suoi slogan “forti”: sindaco indipendente, con un sindaco indipendente si arriva prima! Tutto da dimostrare e poi indipendente da chi?
* Un carisma amministrativo appannato. Per uno storico locale, sarebbe interessante vedere come si è creata nel 1995 la candidatura di Bosetti, da quali forze economiche è stata sostenuta e perché (allora si diceva: basta chiacchiere, vogliamo fatti! E c’era il mito del manager marzottiano). Quello era il momento del rifiuto dei partiti, solo liste civiche!). Il contesto oggi non è lo stesso di 14 anni fa. Anche se non determinante, anche a Valdagno è ritornata la presenza dei partiti con un loro peso almeno dal punto di vista quantitativo (sotto l’aspetto della qualità è tutto un altro discorso).
* Parecchi mesi prima della campagna elettorale è stato fatto un sondaggio sul gradimento dei vari candidati coinvolgendo gran parte della popolazione. I risultati non si sono mai saputi, ma, se questo è stata la molla che ha spinto alla competizione, dubito che essa sia stata di grande utilità (si sa che i sondaggi da qualche tempo non godono di grande considerazione). O forse indicazioni genericamente incoraggianti non hanno coinciso con la valutazione della scelta.