Ma perché quel traffico in viale Trento? PDF Stampa E-mail
LETTERE alla REDAZIONE - Valdagno

Spettabile redazione,
ho scoperto da non molto tempo il sito www.Valdagno.info e desidero congratularmi voi perché lo trovo ricco di notizie di vario genere e, soprattutto, anche abbastanza aggiornato, cosa che non avviene in tanti altri siti che pure si trovano digitando il nome Valdagno in qualche motore di ricerca. Accolgo il vostro invito di inviarvi una breve lettera per segnalare un problema che non so se importante o meno, lo lasci io giudicare a chi eventualmente vorrà rispondere.
Avviene che io mi trovo molto spesso a passare per viale Trento e ho notato che, per  tutte le ore della giornata anche non di punta o non di orario lavorativo il traffico delle automobili è intensissimo tanto da rappresentare anche un pericolo per chi deve attraversare senza dover trasferirsi il semaforo più vicino. Oltretutto, mi pare anche un traffico veloce e sconsiderato e inquinante per i tanti pedoni, spesso mamme con carrozzine, che lo percorrono.
Credo che gran parte delle auto che l'attraversano provengano dalla zona nord di Valdagno (Maglio o Novale e allora mi chiedo come mai i guidatori non scelgano di utilizzare la tangenziale est, per intenderci quella che passa accanto all'ospedale e preferiscano per una lunga attesa dovendo superare ben tre semafori (alla stazione, Maglio di Sotto, via San Cristoforo) così che il traffico è spesso bloccato. È questione di cattiva abitudine? Non si potrebbe in qualche modo suggerire o costringerli di cambiare l'utilizzo dei percorsi? Io un suggerimento ce l'avrei: perché non invertire la durata dei semafori in modo che la gente sia psicologicamente, almeno per disperazione, costretta a scegliere la strada alternativa scorrevole? Non so se però questa sia una gran cosa, ma però mi pare praticabile, almeno si potrebbe provare.
Speriamo che qualcuno risponda e dica la sua o rafforzando la mia idea oppure dimostrandomi come sia ancora preferibile la situazione locale. Grazie. Con viva cordialità e tanti auguri per il vostro lavoro che spero non sia soltanto “breve”  come accade per molte iniziative a Valdagno.

Osvaldo ( Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. )