Biografie personaggi
Arturo Zanuso (1903-1968) PDF Stampa E-mail
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Arturo Zanuso (1903-1968), profondo conoscitore delle Piccole Dolomiti e dei Lessini, escursionista e scalatore, nel 1922 tra i soci fondatori della sezione valdagnese del CAI, fu uno scrittore molto legato alla città di Valdagno.

I suoi scritti originali sono conservati presso l’Archivio storico degli scrittori vicentini della Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza.

Della produzione di Arturo Zanuso  solo La strada delle Piccole Dolomiti, L’osteria del Magazin e Il viale degli olmi sono stati di recente ripubblicati; i restanti testi sono di difficile reperibilità.

Grazie al lavoro e alla generosità dell’ing. Vittorio Sandri, da oggi sulle pagine web della Biblioteca Civica Villa Valle di Valdagno, all’indirizzo  www.comune.valdagno.vi.it/eventi/biblioteca-civica-villa-valle/archivio-storico è possibile trovare tutti gli scritti dello scrittore valdagnese.

Inoltre sono disponibili per il prestito, oltre ai tre titoli sopradescritti, Il sud Africa, Scritti vari, Uno specchio per il giudice, Il discorso interrotto, Sangue gruppo A, Fantasmi, Deserto, Vento del sud.

 
Virgilio Trettenero PDF Stampa E-mail
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Tra i personaggi di spicco della Vallata vogliamo ricordare Virgilio Trettenero che è stato un matematico e astronomo italiano, Nato a Recoaro Terme, il 4 febbraio 1822 – morì a Padova, 23 maggio 1863.

Nacque da Domenico, proprietario di un hotel, e da Domenica Maltauro. Dopo la laurea conseguita all'Università di Padova, Trettenero venne nominato assistente alla cattedra di Fisica e Geodesia e nell'anno accademico 1850/1851 fu incaricato della supplenza di matematica pura elementare presso lo stesso ateneo.

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Festari Girolamo PDF Stampa E-mail
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Festari Girolamo
(Valdagno 1738 – ivi 1801)

Nota biograficaDr. Girolamo Festari
Di padre medico, fu  avviato anch’egli agli studi di medicina, prima a Padova e poi a Bologna. Completato il periodo di formazione, nel 1776, venne nominato primo medico e direttore delle terme di Recoaro. Nonostante la professione, decise di coltivare gli interessi nel campo della geologia, stringendo rapporti con Giovanni Arduino, Alberto Fortis e Carlo Amoretti. Al  fine di arricchire la propria collezione mineralogica effettuò diverse escursioni nella zona della Valdagno, di Recoaro e nelle valli del Veneto e del Friuli, spesso accompagnato dal cognato Antonio Mastini, medico e naturalista (1717-1805). Viaggiò parecchio anche nell’Italia centro-meridionale al fine di esaminarne l’attività vulcanica.

Viaggi
1768
: Val d’Agno, Catena tre Croci, Cima Campodavanti, Monte Lora, Campo Brun. Raccolta di esemplari mineralogici e paleontologici. Studio relativo ai vulcani estinti.
1772: viaggio geologico rivolto principalmente allo studio dei vulcani estinti. Alpi vicentine e Friuli. Visita specialmente la zona di Recoaro in compagnia di Antonio Mastini.
1776: viaggio geologico sulle Alpi vicentine e in Friuli.
1777: viaggio litostratigrafico in Svizzera e Val d’Adige. È accompagnato dal senatore Angelo Querini.

Letture di approfondimento
FESTARI G., Saggio sopra alcune montagne e alpi altissime del Vicentino confinanti con lo Stato Austriaco. Memoria diretta a Giovanni Arduino, «Giornale d’Italia spettante alla scienza naturale e principalmente all’agricoltura, alle arti ed al commercio», tomo IX, Venezia 1773.

FESTARI G., Giornale di viaggio nella Svizzera fatto da Angelo Querini senatore veneziano nel 1777, Venezia 1835.

PRETO P., Girolamo Festari: medicina, «lumi» e geologia nella Valdagno del ’700, Comune di Valdagno, Valdagno 1995.

 
Raffaele "Biri" Carlesso PDF Stampa E-mail
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Riportiamo di seguito il profilo di un "grande" alpinista che seppur solo Valdagnese di adozione (era nato a Costa di Rovigo), fu protagonista indiscusso con le sue imprese alpinistiche sulle Piccole Dolomiti e visse a Valdagno nel periodo più importante della sua carriera alpinistica.

tratto da il Giornale di Vicenza  a cura di Luigi Centomo

CARLESSO UNA VITA AL VI GRADO

"Biri", Soldà e la storia dell'alpinismo
Carlesso con SoldàRicorre quest'anno (2007) il centenario della nascita di Raffaele Biri Carlesso. La Sezione di Pordenone del Club Alpino Italiano, di cui egli ha fatto parte fin dal 1925, anno di fondazione, ha reso omaggio alla memoria, ricordando la sua figura di straordinario alpinista.

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Ottone Menato PDF Stampa E-mail
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Ottone MenatoOttone Menato (Alpinista, scrittore, poeta e giornalista) Nato a Valdagno il 7 giugno 1909.

Riportiamo di seguito una raccolta di dati biografici raccolti in pubblicazioni varie che identificano vari aspetti della personalità "ricca", che possiamo sintetizzare così: animo da esploratore, sensibilità del poeta, carisma del capo. Fin da giovane praticò sport invernali e alpinismo. Esploratore delle piccole dolomiti dove sono a lui intitolate la Tosse Menato e il Vaso Ottone. Fu combattente in A.O.I. dal 1935 al 1937. Ferito nella seconda guerra mondiale in Africa Settentrionale. Prigioniero degli inglesi in India, fu decorato di Croce di guerra. Aveva il grado di tenente colonnello.

Poeta e scrittore scrisse numerosi articoli, racconti, libri e poesie. Tra i pubblicati ricordiamo: “C’è sempre un po’ di luce”, “Latin lovers”, “L’Ontano”, “Scavi a Qumran”. Collaborò con Il Giorno, La Gazzetta dello Sport, il Piccolo, il Globo, il Giornale di Vicenza, il Gazzettino, con l’Ansa e altri.

Fu presidente del gruppo anziani della Marzotto e presidente dell’Associazione Anziani per la Regione Veneto. Sposato con Annamaria Giulini (sorella del maestro Giulini) ebbe due figli. Si spense a Valdagno il 21 settembre 1991.

Dal punto di vista culturale Ottone Menato è sempre stato capace di provare un'antica serena meraviglia di fronte alle cose del mondo. Di fronte alle "bufere" della nostra epoca (guerre , prigionie ,violenze di massa) è stato capace di dire "qualche storta sillaba" perdirla con Montale; nel tempo del benessere di massa, dei media, del computer, e di Internet, che hanno trasformato il mondo in villaggio globale ha continuato a innamorarsi, a impegnarsi, a rivendicarela sua libertà alla fantasia perché "l'uomo non anneghi nel gran libro della vita". 

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