arte e territorio
Campanile di San Clemente PDF Stampa E-mail
CULTURA - arte e territorio

Edificato tra il 1545 e il 1547 è opera, forse unica nel valdagnese, dell"'architetto"-marangon Agostino Righetto, originario di Valdagno.
Ingegnoso maestro carpentiere, poco popolare ma apprezzato da artisti contemporanei quali il Sansovino, con il quale collaborò, fu proto del duomo di Padova per molti anni. In questa veste fu artefice della realizzazione e dell'I'istallazione del coro ligneo disegnato da Michelangelo.


Lavorò alla complessa copertura del palazzo civico di Brescia. Fu a Venezia con l'incarico di seguire alcuni lavori pubblici. Poche e scarne altre note si riscontrano finora di questo pur valente artigiano-artista cinquecentesco, unico valdagnese citato nella ponderosa opera riguardante l'arte: il Thieme Becker Kunstlerlexicon.

Fu sopraelevato intorno alla metà del '700 forse nel tentativo di "adeguarlo" all'altrettanto imponente mole del duomo, che stava lentamente sorgendo in quel periodo. Fu poi consolidato alla base con il bugnato in pietra viva nel secolo successivo, mentre nel 1820 fu rifatta la cupola danneggiata da un fulmine. "Al di là di qualche problema di ordine formale, l'insieme conclusivo risulta un piccolo capolavoro, che pone in risalto l'abilità di artigiani, muratori, fabbri, carpentieri: testimonianze di una sapienza tramandatasi lungamente nel tempo". (F. Fontana)
L'ultimo restauro risale al 1985.

 
Duomo di San Clemente Papa PDF Stampa E-mail
CULTURA - arte e territorio

La posa della prima pietra risale al 14 maggio 1748. Fu costruito su progetto dell'architetio bassanese Giovanni Miazzi. Però, a sovraintendere ai lavori, causa le prolungate assenze del progettista, fu incaricato Arcangelo Mastini, sapiente "capomastro" valdagnese, che riuscì a condurre per un buon tratto l'impegnativo cantiere, ma non vide la costruzione finita perché mori nel 1772.
Le opere murarie si protrassero per oltre tre decenni, arrivando quasi alla vigilia di Natale del 1778, prima di aprire i battenti ai fedeli.
Fu consacrata il 24 agosto del 178 1 dal vescovo di Vicenza, Alvise Gabrielli.

La parrocchiale per oltre quarant'anni rimase tuttavia priva della facciata, che fu riprogettata da Luigi De Boni nel 1821 ed ultimata dieci anni dopo. In definitiva, però, le opere di rifinitura esterne non furono mai ultimate: gli intonaci rimasero incompleti come pure improvvisata e scontata fu la tinteggiatura stesa sull'imponente e classicheggiante facciata.
NeIla sacrestia del Duomo, murata nella parete antistante l'ingresso, troneggia nella sua complessità e notevole dimensionalità l'ancòna lapidea, recuperata dalla parrocchiale demolita, datata 1445, opera del maestro Girolamo. Essa è un documento fondamentale della scultura tardogotica veneta del '400.

 
Monumenti aperti - Giugno PDF Stampa E-mail
CULTURA - arte e territorio

SEGUENDO QUESTO LINK E' POSSIBILE VEDERE I MONUMENTI APERTI NELLA VALLE DELL'AGNO E DINTORNI!

Informazioni pervenute da:

Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica di Recoaro Terme

Via Roma, 15 - 36076 Recoaro Terme (VI)
Tel. 0445/75070 - Fax 0445/75158

 

 
FORSE, IL PIU' BEL PRESEPIO DELLA PROVINCIA PDF Stampa E-mail
CULTURA - arte e territorio

PRESEPIO ARTISTICO-STORICO DI RECOARO TERME 2009 - 2010

      L’opera è stata allestita per la prima volta nel 1996 nel Battistero della Chiesa Arcipretale di Recoaro Terme da un gruppo di appassionati iscritti all’Associazione “Amici del Presepio”. L’ambientazione della Natività è stata posta all’interno di una contrada dell’alta valle dell’Agno così come poteva apparire in un periodo compreso tra la fine dell’800 ed i primi del ‘900.

Leggi tutto...
 
SANTA MARIA DI PANISACCO RESTAURO PDF Stampa E-mail
CULTURA - arte e territorio
Il Santuario di Santa Maria di Panisacco non è soltanto il luogo di devozione mariana più venerato dei fedeli di tutta la vallata dell'Agno, ma anche un importante monumento storico, dal momento che è stato anche sede di uno dei castelli della famiglia Trissino, che ha dominato la vallata fin dai tempi dell'imperatore Federico Barbarossa. Di una parte del torrione sono pure evidenti le tracce.
La Chiesa, probabilmente cappella del castello, risale nella sua parte più antica al tredicesimo secolo.
Gli anni hanno portato a un progressivo degrado, cui è stato dato rimedio con un importante restauro a partire da metà degli anni '90.
Il progetto, seguito in tutte le sue fasi dall'ingegnere Imerio Tovo, ha riportato la cappella e i luoghi adiacenti in tutto la loro freschezza, rendendo particolarmente suggestive e attraenti la salita al colle e la sosta di riposo e di riflessione, oltre che di recupero interiore.
È possibile prendere visione di tutte le fasi del lavoro nell'allegato fa il PdF (8,64 MB) - clicca qui.
 
<< Inizio < Prec. 1 2 3 Succ. > Fine >>

Pagina 2 di 3