ESAMI: RILEGGIAMO I CONSIGLI DI SAN TOMMASO AGLI STUDENTI Stampa
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Riportato da "Lettere al Direttore". L'Avvenire 24 giugno 2010

Caro direttore, è tempo di esami, perciò mi permetto di Inviarle il testo di una lettera che san Tommaso scrive a un suo studente di nome Giovanni che gli aveva chiesto come acquisire il tesoro della scienza.

La sua istruzione  è fatta dei sedici consigli che traduco, sperando che possano giovare a chi è impegnato a prepararsi per gli esami:

 

«1) Non entrare subito in mare ma arrivarci attraverso dei ruscelli, cioè passare dalle cose più facili a quelle più difficili;

2) parlare lentamente e non parlare troppo presto;

3) conservare una coscienza pura;

4) non mancare di dedicarsi alla preghiera;

5) amare la `propria stanza;

6) mostrarsi amabili con tutti;

7) non interessarsi dei fatti degli altri;

8) non farsi vedere molto amico di nessuno, perché la troppa familiarità genera'disprezzo e costituisce l'occasione per allontanarsi dallo studio;

9) non immischiarsi in nessun modo dei discorsi e dei fatti del mondo;

10) fuggire soprattutto le chiacchiere;

11) non smettere di seguire le orme delle persone sante e buone;

12) non stare a guardare chi è che parla ma se dice qualcosa di buono tenerlo a mente; 13) fare in modo di capire quello che si legge e si ascolta;

14) rendersi conto delle cose dubbie;

15) riporre nello scrigno della memoria quanto possibile, impegnandosi a farlo come se si stesse nempendo un vaso;

16) non aspirare a cose troppo alte»

(S. Tommaso d'Aquino, Opusculum LXI, in"Opera omnia", ed. Quaracchi, t XVII, p. 338)