UNA BORSA DA PORTARE Stampa
VITA PARROCCHIALE - catechesi

(riflessione religiosa a cura di don Gianluca Padovan)


16 Gennaio 2011 Seconda domenica del Tempo Ordinario

Domenica scorsa abbiamo celebrato la festa del Battesimo di Gesù, ed oggi restiamo ancora presso il fiume Giordano in compagnia di Giovanni Battista, condividendo con lui l’esperienza dell’incontro con Gesù.

 

Un Gesù che viene verso di noi, che per primo prende l’iniziativa di incontrarci, di diventare nostro amico e compagno di vita. Gesù viene: lo abbiamo atteso nell’Avvento, celebrato a Natale! Gesù viene per incontrarci, e sorprendentemente lo fa senza chiederci nulla, senza mandarci un biglietto di avvertimento. Lui viene sempre e comunque, anche quando non lo aspettiamo, anche quando siamo impegnati a fare altro.
Viene con un progetto preciso, viene a condividere i nostri pesi.

Eh sì, perché qualche volta la vita diventa pesante, e difficile da portare. Lo sappiamo, ci sono tante cose che ci caricano: la preoccupazione economica, sempre più pressante; la famiglia, che qualche volta proprio non va bene, ci da pensieri e preoccupazioni, o addirittura diventa una ferita che non vuol saperne di guarire! E poi il lavoro, quando c’è, e peggio ancora quando non c’è. Le discussioni e le incomprensioni con i colleghi, con i vicini, a volte persino con gli amici e addirittura con le persone che amiamo, e che a sorpresa possono non capirci!

Tanti pesi, tante cose che dobbiamo portare con noi, come se al mattino uscendo di casa prendessimo una borsa e durante la giornata la riempissimo sempre di più. E il giorno dopo la riprendiamo, già carica, e dobbiamo aggiungere altre cose. Questo peso a noi non fa certo piacere, eppure qualche volta siamo proprio noi a procurarcelo, con i nostri errori, con le pretese esagerate, con la poca educazione, con l’orgoglio, la pigrizia e l’egoismo. In quella borsa ci sono disgrazie, ma anche peccati.

E tutti abbiamo la nostra borsa, ognuno di noi, ce l’aveva anche Giovanni Battista, bella carica a spaccargli le mani. E aspettava, Giovanni, aspettava qualcuno che lo aiutasse a portarla, e a tutti gli uomini che venivano a farsi battezzare lui annunciava che quel qualcuno era vicino, e che presto sarebbero stati alleggeriti!

Ed ecco, all’improvviso, nel mezzo delle solite occupazioni, in una giornata che non ha niente di diverso dal solito, Giovanni alza gli occhi e lo vede! Eccolo, ecco l’agnello di Dio, ecco colui che prende su di sé il peso della vita, che toglie la borsa dalle nostre mani, che vuole portarla con noi! Il Figlio di Dio ci viene incontro, e non per giudicarci, non per caricarci di qualche nuovo impegno, non per darci altri pesi da portare, al contrario! È venuto per alleggerirci, per toglierci il peso delle nostre fatiche, delle sofferenze e delle liti. Paolo lo dice: Cristo è venuto per renderci santi, tutti! E i santi camminano leggeri incontro a Dio!

Gesù è venuto, anche oggi, viene anche adesso! E fuori dalla Chiesa, ecco lo troveremo ad aspettarci anche là! Lo troveremo a casa nostra, lo troveremo a scuola, a lavoro. Cristo è venuto, una volta per tutte, una volta per tutti. Fratelli e sorelle, rallegriamoci e guardiamoci, perché il Signore è accanto a noi, e ci tende la mano per portare assieme con noi la borsa della nostra vita. E portandola insieme con lui, scopriremo che non è poi così pesante, e arriveremo lontano, così lontano da arrivare sulla soglia della casa di Dio.