Questo sito utilizza esclusivamente cookies tecnici.

Mail redazione

  Scrivi un messaggio alla redazione o invia un articolo per la pubblicazione.

 

 

Riflessione religiosa
a cura di don Samuele Stocco
1 domenica di quaresima
(9 marzo 2025)

 

Don Samuele Stocco dal mese di settembre 2023 è co-parroco dell'Unità Pastorale di Valdagno Centro che comprende le parrocchie di san Clemente, san Gaetano, Castelvecchio e Cerealto. Ha accettato l'invito d pubblicare settimanalmente la sua omelia domenicale su questo sito. Il suo contributo verrà certamente apprezzato per la semplicità ma anche la profondità della sua riflessione 

Ogni anno la liturgia ci fa iniziare la prima domenica di Quaresima con il Vangelo delle tentazioni … quasi a voler ricordare a tutti noi che questa tappa è una tappa obbligatoria, un casello autostradale in cui tutti coloro che sono in viaggio devono per forza passare!

Per di più questo Vangelo lo possiamo sentire lontano da noi … chi di noi si è mai sentito tentato di trasformare un sasso in un pane? A chi è mai passato per la testa di andare sopra al tetto delle Chiesa e gettarsi tanto Dio mi salverà? Sarebbe un pazzo chi pensa a questo! E poi la tentazione del potere di solito è di chi ha il potere, ai grandi della terra, che decidono le sorti della guerra o della pace, che decidono e manovrano miliardi di euro … ma noi che siamo comuni mortali questa tentazione del potere non ci tocca!

Invece queste tentazioni sono per tutti e sono il cammino della libertà. Non si esce se non per il sentiero di Gesù.

Togli le tentazioni e nessuno si salverà. Perché nessuno potrà più scegliere e scegliere è una chiamata alla vita. Allora scelgo che rapporto avere con me stesso e con le cose e con i miei appetiti, predatorio o rispettoso! Scelgo se avere fede o superstizione, se voglio o no un Dio dei miracoli che deve risolvere i miei problemi. Ma sono io quello che deve essere risolto, non i problemi.

Il vero miracolo umano è vivere e ricominciare senza miracoli. Scelgo se nella mia vita voglio sgomitare per arrampicarmi, salire, comandare, essere il primo, sparlare degli altri pur di uscire immacolato io oppure scelgo di vivere servendo e scendendo dai miei molti piedistalli e false sicurezze!

Le tentazioni, diceva Oscar Wilde, le si vincono cedendovi! Ma le tentazioni nella nostra vita non si possono evitare ma le si attraversano. E come si fa? A colpi di buona volontà, di resistere, di stringere i denti fino alla fine, il non mollare mai? No ma seguendo la strada di Gesù: “NON CI ABBANDONARE PADRE NON MOLLARCI!” lo diciamo anche in ogni Padre Nostro, anche in questa domenica lo sottolineiamo in modo particolare, soprattutto con la nuova traduzione che prende il posto di quella vecchia … “non abbandonarci alla tentazione!.

Ci ha detto di pregare e vedi Gesù non abbandonato; lo Spirito lo ha condotto lì e non lo molla ma gli accende davanti la Parola di Dio! Lo so, anch’io molte volte di fronte alle varie sfide della vita, di fronte alle tentazioni sono tentato di cercare un Dio che mi risolva a colpi di formule giuste i miei problemi o difficoltà! Ma Gesù sceglie un’altra strada: essere accompagnato da … quante volte abbiamo incontrato persone che hanno vissuto storie incredibili, difficoltà enormi e ti dicono: “non so chi mi ha dato la forza per andare avanti!” eccolo qui … lo Spirito di Dio che ci accompagna e non ci molla mai.

Gesù trova la risposta per 3 volte nella Bibbia e la trova come un di più di vita, un alzare l’asticella, un desiderio migliore! È interessante notare come il diavolo in realtà è un ottimo biblista … conosce perfettamente la Sacra Scrittura ma non ascolta la Parola … il diavolo se ne serve, fa un uso distorto della Bibbia!

Ecco allora che di fronte alla citazione perfetta di trasformare le pietre in pane Gesù pone un altro desiderio che fa vivere le persone: non solo i bisogni materiali ma c’è un’ altra fame, quella di relazione, di creato, di bellezza! C’è un’altra fame opposta al potere che è quella di un amore che è più grande di tutto! Di fronte alla fame di super poteri, di essere sempre al centro sfoggiando numeri, potenzialità, abilità volte a superare gli altri c’è un’altra fame … che è quella fiducia, di sentirsi protetti da una fiducia enorme in me che Dio mi dona, di sentirsi protetti da un amore che mi avvolge con tenerezza e che mi chiede semplicemente fiducia! 

Allora questo tempo di Quaresima è il tempo per lasciarci sedurre non dalle tentazioni ma di lasciarci sedurre nuovamente dal Vangelo! Passare da un cristianesimo di semplice conforto a un cristianesimo di innamoramento. Non solo il Dio che mi consola ma il Dio che mi innamora. Un Dio bello, coinvolto e coinvolgente, mano che non ci abbandona. La quaresima allora ci invita a tornare ad amare Dio non da sottomessi ma da innamorati