1988: IL GIORNALE CHE FECE L’IMPRESA PDF Stampa E-mail
CULTURA - Iniziative culturali


Correva febbraio 1988 e a Valdagno ebbe inizio una avventura che sarebbe durata per sette anni fino al 1994. Con sistemi, per allora, tecnologicamente molto avanzati, cioè con il computer sistema operativo Windows 1.1,  la videoscrittura (il preistorico Wordstar) e  l'uso di programmi di impaginazione elettronica (il primo di questi fu Ventura della Xerox) fa dato inizio a un mensile di varia informazione locale prodotta in proprio dal Cediv (acronimo di Centro Editoriale Valdagnese) con  sede in via Festari. il titolo: APPUNTI-VITA DELLA VALLA DELL'AGNO.

 

Fu una rivista alquanto eterogenea: aperta a tutti i possibili collaboratori, raccoglieva notizie locali,le commentava, esprimeva giudizi sulla politica locale, ma pubblicava contributi di storia locale, spesso di buon livello, testimonianze, personaggi, racconti, riflessioni e così via. Non fu mai sponsorizzata da qualche forza politica e il sostegno per progredire per sette anni venne dalle vendite e degli abbonamenti (circa un migliaio) e da modeste inserzioni pubblicitarie date più per simpatia che per un ritorno, dal momento che la rivista si presentava con una veste alquanto modesta.

La Rivista ebbe un suo ruolo:  a livello politico denunciava che, nonostante l’ottimismo di facciata, Valdagno era avviata a un periodo di decadenza  (e non erano ancora visibili i segni del successivo tramonto della Marzotto) e che fosse necessario il sorgere di una nuova classe dirigente capace di dare un ruolo a Valdagno.

La rivista, che benché fosse creata e diretta da un iscritto democristiano, non ebbe mai la simpatia del partito che cercò, al contrario, di creare  delle difficoltà, concluse la propria esperienza in prossimità delle elezioni amministrative del 1995, quando già si profilava la candidatura di Lorenzo Bosetti, quel Sindaco, carismatico, l’uomo di Marzotto,  visto come  una palingenesi per Valdagno dal momento che, a detta di un suo accanito supporter (ma forse era una convinzione di molti) “avrebbe rovesciato Valdagno come un calzino”. 

Non fu così perché un ciclo storico di Valdagno stava concludendosi e nessuno avrebbe potuto andare contro la Storia. Ma questa è un argomento sul quale ritorneremo.  Fu comunque un progetto sia politico che  culturale a cui aderirono molte persone di diversa estrazione politica e religiosa: non richiese  mai una tessera ad alcuno e la partecipazione fu sempre libera. L'iniziativa rappresentò tuttavia una voce che fece anche discutere; alcuni la ricordano ancora, seppure a distanza di 15 anni dalla sua conclusione.

Il nostro sito si propone di pubblicare successivamente  numerosi contributi raccolti dalla Rivista nel ventennio scorso, quelli più significati per ricordare la Valdagno dell'altro ieri. Sarà un ritorno al passato (recente) per un confronto con il presente.
Senz’altro, riteniamo, una operazione interessante.

Pubblichiamo anzitutto il documento programmatico, La presentazione del numero 0 della rivista (febbraio 1988) cpm cui essa si  presentava alla gente.