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SE È POSSIBILE (E FORSE COME) AMMINISTRARE VALDAGNO (Prima parte)
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È stato indicato anche il progetto per la realizzazione di una grande di un grande centro di aggregazione giovanile localizzato laddove ora c'è l'inceneritore dismesso sulla rotatoria per Piana. E qui ne sappiamo ancora meno. Del resto, mi pare che neppure sul quotidiano locale sia  apparso un minimo cenno. Anche qui la solita domanda: è un progetto che si realizzerà con dei fondi europei, ma che cosa si propone esattamente, come viene risolto o affrontato il problema della comunicazione tra me la Valdagno con quest'area piuttosto marginale? A chi essa è destinata nel relativo che gestirà le attività creative e culturali?
Viene indicata anche l'intenzione di creare un centro benessere nell'area delle serre del Parco della Favorita. Pure qui si aspettano investitori privati. Ci sono state in manifestazione di interessamento a tale proposito? Quali possibili rapporti con le iniziative termali del comune di Recoaro? È destinato solo a cittadini o si propone di valorizzare il turismo? Se qualcuno sa qualcosa, faccia un colpo. 

Ed eccoci alla spesso citata “Cittadella degli Studi”. Sono anni che si parla di riqualificare la zona scuole e questo sembra uno dei punti su cui l'amministrazione più vuole puntare; si guarda a Schio come a un modello. C'è

una piccola nota: per dare uno sviluppo a una nuova area studi luoghi di incontro, servizi, di scambio, quasi un campus manca lo spazio fisico (l'unica area che può essere utilizzata è il cosiddetto “campetto della GIL”), perciò alla fine questa iniziativa si riduce allo spostamento degli alunni del liceo, oggi nei locali della Lampertico nella scuola media Garbin, mentre questa viene sisstemata con le elementari nel grande edificio Manzoni-Lampertico. Con qualche inconveniente: qualche problema di spazio per la ricreazione di novecento alunni o per lo spostamento delle classi nella palestra oggi occupata dal liceo, con qualche evidente disagio per gli alunni. Si dovrà creare inoltre una nuova ala per i licei, prevista però non prima dei due-tre anni, ma questi interventi, sono sufficienti per parlare di "Cittadella degli Studi"?

Ancora, è stato redatto un progetto per un nuovo centro sportivo comunale nell'ex teatro di Maglio di Sopra con annesso campo da calcio. Si farà? Ci sono risorse per farlo? 

Ad ogni elezione locale ritorna a Valdagno il problema del Rivoli, il più grande teatro del Veneto e un vanto per la città di Valdagno, purtroppo oggi ridotto in condizioni di grave degrado. Nel Giornale di Vicenza di qualche settimana fa la proprietà si è fatta viva (proposte, idee, intenzioni?) per un suo rilancio. Avremo pertanto un nuovo teatro affiancato al Super? Verrà utilizzata la cubatura esistente per un uso diverso? Si  parla di una Scuola internazionale di danza. È un progetto che un qualche fondamento o si tratta di una leggenda metropolitana?

Queste sommarie indicazioni non vogliono essere un attacco all'Amministrazione Comunale, ma richiamano due aspetti: il primo che il cittadino che ha votato vorrebbe essere più informata dell'attività progettuale più qualificante e significativa, non soltanto dell'ordinaria amministrazione (l'ultimo marciapiede realizzato...).   Qui un ruolo potrebbe essere svolto dalla redazione locale de “Il Giornale di Vicenza": occuparsi meno di informazioni marginali (a titolo di esempio: l'intervista alle gente al mercato su dove i valdagnesi vanno in vacanza) e offrire magari maggiore documentazione ricavata dagli vari uffici comunali. Ma non c'è in comune un addetto stampa assunto con convenzione?   Osservo, infine, che c'è un elemento di analisi forse più importante: ad ogni elezione ogni forza in competizione fa programmi e promesse. Lo si è sempre fatto. Bisogna, tuttavia, essere sempre concreti: conoscere i limiti geografici ed economici del nostro territorio. Dopo l’età “d'oro” del periodo di Gaetano Marzotto, che ha lasciato una grande impronta sul territorio e anche nella mentalità della gente, Valdagno oggi è una realtà socio-economica di fatto emarginata.