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BREVI CENNI STORICI SUL COMUNE DI CASTELGOMBERTO |
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TERRITORIO - Comune Castelgomberto |
Sicuramente popolato fin dall'età del bronzo, Il territorio del comune di Castelgomberto si estende in parte lungo la Valle dell'Agno e un'altra parte lungo la parallela vallata orientale della Val dell'Onte, dove è situata la- frazione di Valle. Vi risiedono 6.193 persone, in continua crescita demografica rispetto l'alta valle dell'Agno, il capoluogo compreso, dove invece la popolazione è in calo progressivo. Ha una superficie di 17,28 chilometri quadrati ed è situato a 145 metri sul livello del mare.
Per quanto concerne l'epoca romana, nei decenni scorsi è stato segnalato, qua e là nella campagna di Castelgomberto, materiale oggi disperso ed è stata ipotizzata una rete viaria che attraversava questo territorio, mettendo in comunicazione la Valle dell'Agno con il passo di Priabona a nord e con il valico della Bocca ad est. Nel dicembre 1986, durante i lavori di scavo per la costruzione di un condominio nella periferia sud di Castelgomberto, un centinaio di metri a ovest dal campo da calcio, sono venuti alla luce materiali in metallo e numerose ossa umane. Le armi e gli oggetti trovati, ora depositati nel Museo Civico "G. Zannato" di Montecchio Maggiore, consentono di ipotizzare l'esistenza di una piccola necropoli di soldati longobardi nella pianura alluvionale di Castelgomberto. Nei secoli X e XI, periodO-Centrale del Medioevo, nel territorio di Castelgomberto si costituirono due centri abitati, che 'facevano riferimento ad altrettanti castelli documentati da fonti scritte e scavi archeologici: i castelli di Chiuse e di Castelgomberto. Il primo, di cui rimangono resti di poderose mura e qualche elemento strutturale del monte castello, è datato a partire dall'anno 1000. Il secondo era situato a nord del paese su, sul colle di Santo Stefano, prospiciente sull'antica villa Ema. Era il periodo delle signorie territoriali: oltre ai Trissino, si imposero due famiglie che presero il nome delle due località: i Da Chiuse e i Da Castelgomberto. A quel tempo c'erano tre chiese: la chiesa parrocchiale di San Pietro a sud (ubicata all'interno del cimitero), ad est Santa Cecilia, che di lì a poco sarebbe diventata la nuova parrocchiale, e Santa Maria Maddalena a nord. Sui colli, altre due di origine medievale: Santo Stefano e San Giorgio; in mezzo alla campagna, a sud del paese, l'antichissima chiesa di San Fermo. L'edificio privato più prestigioso eretto in forme gotiche intorno alla metà del Quattrocento era la Villa dei Trissino, oggi palazzo Barbaran Grande sviluppo ebbe anche via Bocca, mentre sorsero ovunque, nella campagna e nelle contrade, poderosi complessi rurali, alcuni di ottima fattura, appartenenti alle famiglie della vecchia nobiltà cittadina o alle famiglie locali emergenti. (Fonte: Luigi Centomo, “La Voce dei Berici” 2 maggio 2010 -nella foto: Palazzo Barbaran) |
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