ANNO 2012 LA FINE DEL MONDO PDF Stampa E-mail
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Scritto da Redazione   
Venerdì 28 Maggio 2010 16:02
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ANNO 2012 LA FINE DEL MONDO
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Gentile Redazione, invio questa mia riflessione sulla "crisi" che stiamo tutti attraversando, morale ed etica non solo economica e vi chiedo gentilmente, se possibile, di pubblicarla. Grazie

Di Osvaldo Ferrini

Sta arrivando la fine del mondo? Qualche preoccupazione dovremmo averla.
Gli scienziati annunciano che l'effetto serra scioglierà i ghiacciai con preoccupanti conseguenze: innalzamento del livello dei mari, terre sommerse, gravi siccità, uragani, non ci sarà cibo e acqua per tutti, non sappiamo più se quello che mangiamo ci fa bene o aumenta la quantità di veleni... Le ricorrenti epidemie sollevano allarmi.

Nel frattempo assistiamo a una epocale emigrazione di milioni di persone dal sud del pianeta verso i paesi ricchi con tensioni sociali sempre più evidenti. Mettiamoci i terremoti, gli tsunami e, poi chissà, magari un grosso asteroide potrebbe scontrarsi con  il nostro pianeta e così pure noi o i nostri discendenti faremo la fine dei dinosauri. Il cinema fa la sua parte con una serie continua di catastrofi, mutazioni genetiche, mostri, epidemie..., interpretando così forse un sentimento di insicurezza e attesa che al peggio non c’è limite.

 A confortarci, per modo di dire, arrivano anche le profezie (i Maia, Nostradamus, le varie sette…) e così abbiamo anche la data precisa: l'anno fatidico sarà il 2012 . Forse, si potrebbe fare qualcosa ma... magari è già tardi!

Qualche decennio fa  le paure erano meno complicate: bastava la catastrofe nucleare per cancellare la vita dalla terra. Un generale impazzito (ricordate il film di Kubrick “Il dottor Stranamore”) premeva un pulsante e subito, dall'altra parte, partiva la bomba fine di mondo.

Se io fossi un giornalista famoso, di quelli che partecipano con posto fisso ai talk-show televisivi, su questi temi cosa scriverei? Intanto, ho studiato storia, non solo le date, le vicende dei grandi personaggi, ma mi sono interessato alla storia della vita quotidiana del passato per un confronto col presente (d'altra parte è ciò a cui serve la storia).
Ho riflettuto sul fatto che minacce della fine del mondo sono sempre state vissute in ogni epoca anche se il terrore dell’anno 1000 appartiene alla leggenda.

Cosa  avranno mai vissuto i nostri antenati quando i Visigoti di Alarico nel 410, appena 45 anni dopo, i Vandali di Genserico saccheggiarono Roma capitale di un Impero Romano non ancora decaduto?
In seguito, dai barbari dal V secolo fino ai nostri giorni, ricordando i numerosi avvenimenti globalmente tragici  (solo per fare due esempi: la peste nera, che a metà del XIV secolo spopolò tutta l’Europa, e i 50 milioni di morti della II guerra mondiale), quante volte si sarà parlato della fine del mondo?

Sembrerebbe che dovremmo essere tutti estremamente preoccupati. Beh, al contrario, la gente, per fortuna, sembra vivere come sempre, cioè non sconvolta da queste catastrofi annunciate: fa le cose di sempre vivendo, come si suol dire, alla giornata.
Siamo tutti scettici, incoscienti, rassegnati? Forse, ma non possiamo che vivere così. Anche  nel Vangelo si parla della fine del mondo, ma a nessuno è dato di conoscerne la data.



Ultimo aggiornamento Venerdì 28 Maggio 2010 16:14