1988 COSI' SI PRESENTAVA "APPUNTI" AL SUO POSSIBILE PUBBLICO Stampa
CULTURA - Iniziative culturali

Una Nuova Pubblicazione A Valdagno?

Valdagno  e la vallata mancano di una stampa locale, O almeno ne sono privi da quando la gloriosa testata “Il nostro Campanile", agonizza, risvegliandosi di tanto in tanto per dare notizie vecchie di mesi.

 

Altre pubblicazioni locali hanno avuto vita breve e travagliata. Ci sovviene del periodico "Statale 246" degli anni 1975-1976, Vita brevissima, fino alla conclusione di quel periodo, lo ricordate?, dell'alternativa e della partecipazione. Poi, quando non ha più fatto comodo, la "sinistra" valdagnese lo ha lasciato morire, o, forse, sono venute meno le forze "ideologiche" che lo sostenevano.
Sono apparsi successivamente, i "Quaderni valdagnesi", espressione di una cultura che voleva essere elitaria ma che, alla prova dei fatti, riusciva ad essere solo incomprensibile. L'unico successo questa rivista, per molti aspetti graficamente pregevolissima è impaginata con grande intelligenza, lo ebbe con il dizionario satirico dei cosiddetti "valdagnesi che contavano”, in un certo senso con una intuizione di mode che sarebbero sopraggiunte. In conclusione grande scandalo da chi si sentiva offeso da certe stoccate satiriche, ma anche rammarico da parte di coloro che non ebbero allora l'onore di trovarsi citato, Una esperienza questa, che poteva essere sfruttata in modo più produttivo, ha lasciato invece un poco il tempo che ha trovato e, alla fine, che fosse forse morta nessuno se ne accorse e non furono sollevati l'impianti.
Sarebbe semmai meritevole di qualche ricerca del perché una comunità così ricca di stimoli e di fermenti non abbia trovato anche un adeguato strumento di comunicazione.

Comunque, da quanto sopra esposto, risulta che la nostra Vallata manca di uno strumento in cui i suoi abitanti possono ritrovarsi, un periodico, senza grandi pretese, uno spazio aperto per proporre, raccontare, discutere. Un dato risulta certo: molte iniziative si fanno, molte proposte emergono, esistono attività, gruppi, movimenti che avrebbero molto da dire, tuttavia sono ben poche le volte in cui un discorso coinvolge, o almeno viene portato a conoscenza fuori della stretta cerchia degli aderenti del gruppo o al più dei simpatizzanti.


 

Ed ecco un nuovo tentativo. Lo abbiamo chiamato senza molte pretese (e forse senza neppure molta fantasia “Appunti" con un sottotitolo che ne qualifica il contenuto e lo scopo "Rivista della valle Dell'Agno”. Il  giornale ha almeno all'inizio qualche punto a suo vantaggio, che spinge chi lo ha voluto e lo sostiene a correre questa avventura.
Anzitutto  crediamo risponda ad esigenze reali. Tutti lamentano che il Giornale di Vicenza non dia spazio alla vallata, forse a torto, in quanto ci sembra che da qualche tempo sul quotidiano locale più corrispondenti e collaboratori assicurino una presenza costante, Ma forse questo non è sentito come sufficiente.
Questo  giornale, in secondo luogo, è uno spazio aperto, non è di un partito, di una corrente, è di coloro che credono nella necessità di comunicazione, vogliono informare, pensano di avere qualcosa da dire e quindi contiamo di trovare  collaboratori entusiasti e fedeli: in caso contrario vuoi dire che ci siamo sbagliati e allora anche questo giornale avrà vita breve.

In terzo luogo questo periodico è redatto, impaginato e parzialmente stampato con moderne tecniche computerizzate che permettono un notevole abbattimento dei costi. Ciò permette di far fronte alle spese contando in parte su entrate pubblicitarie e in parte sulla vendita dal prossimo numero del periodico nelle edicole e sugli abbonamenti. Il costo è modesto: l500 lire alla copia, un abbonamento a 11 numeri in un anno a15.000 lire. Noi  faremo il possibile il possibile perché il giornale meriti tutto il piccolo impegno di spesa. Contiamo anche sull'amicizia e sulla fedeltà di coloro che pensano che questo sforzo vada incoraggiato acquistando spazi pubblicitari. La nostra ambizione è vivere sulle nostre sole forze gestendo in modo adeguato e produttivo i nostri mezzi. In tal modo ci assicuriamo anche una libertà di espressione anche di critica (diremmo 'costruttiva') verso le istituzioni e la classe politica.


 

Cosa scriveremo ? Non escludiamo a priori nessun argomento, purché sia significativo e abbia una rilevanza locale, sia cioè interessante, Raccoglieremo anche notizie, riflessioni, sintesi di ricerche storiche, folkloristiche, culturali locali. Non vogliamo essere tuttavia solo la bella copia di qualche altro giornale locale. Ci slamo proposti anche un fine culturale: dimostrare che Valdagno non è una morta gora dove nulla può succedere, ma una comunità viva che produce: produce fatti e produce idee,
ha solo bisogno di due strumenti: dei canali per far conoscere e crescere il nuovo e una classe politica e dirigente che in qualche maniera questo nuovo riconosca e interpreti.
allora al lavoro! Volete darci una mano? Abbiamo bisogno di collaboratori e corrispondenti e, perché
di inserzionisti. Il periodico è edito dal CEDlV·Cenh'o editoriale valdagnese SRL, via Festari 15 Valdagno