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NOTIZIE DI STORIA DI VITA RELIGIOSA IN VALLE DELL'AGNO - RECOARO - |
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STORIA - Storia Locale |
Nel XVIII secolo, a Recoaro Terme si verificò l'evoluzione socio-religiosa legata al nome di don Paolo Fracasso. Egli, originario di Recoaro, dove fu inviato nel 1654, rappresentò un nuovo modello di parroco, cioè conforme a tutte le regole disciplinari decretate dallo storico Concilio di Trento (1563). Dopo i precedenti sacerdoti, chiamati rettori, a soli 25 anni, don Paolo Fracasso fu il primo arciprete della parrocchia e vicario foraneo. La sua indole autorevole corrispondeva esattamente all'esigenza di un collegamento più diretto tra diocesi e parrocchia per far rispettare fedelmente i decreti conciliari appena emanati. Il gallo è ancor oggi il simbolo del Comune di Recoaro, posto sopra l'edificio municipale e che sostituì il precedente, cioè l'Aquila degli Asburgo. Don Paolo Fracassò rimase a Recoaro per quarantatre anni, lasciando un'indelebile impronta nella religiosità recoarese e una quantità di oltre duecento libri stampati e circa trenta quadri, patrimonio assai apprezzabile se riferito a quel tempo. Nel territorio recoarese, in località Giorgetti, c'è una chiesetta settecentesca dedicata a San Giorgio, ben conservata, assai gradevole, con la torre campanaria e aperta al culto. L’attuale chiesa di Sant'Antonio Abate, consacrata ne11952, è stata eretta dopo la demolizione di quella seicentesca. È di struttura moderna, a tre navate, su progetto dell'architetto Giuseppe Vaccaro, ricca di opere d'arte. L’imponente mosaico dietro l'altare maggiore di Gesù Crocifisso è di Guido Cadorin, che ripropone il tema fondamentale della cristianità: la Crocifissione in prospettiva della Redenzione, e, lateralmente, sei pannelli rappresentanti altrettanti episodi drammatici e gloriosi della vita di Gesù Cristo. |
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Alcuni scrittori riescono ad esprimere gia' in venti pagine concetti per cui, talvolta, mi ci vogliono addirittura due righe. > Karl Kraus |
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