In evidenza...
Se vuoi inserire i tuoi "annunci" |
|
![]() |
![]() |
![]() |
UN FONDO DI VERITA' |
![]() |
![]() |
![]() |
VITA PARROCCHIALE - catechesi |
Riflessione religiosa settimanale a cura di don Gianluca Padovan DOMENICA 31 Ottobre 2010 Il Vangelo di oggi ci racconta una scena tra le più famose: ci basta sentire il nome, Zaccheo, e già ci viene in mente qualcosa. Tanto più che icone, mosaici, quadri e vignette di ogni genere sono stati diffusi nei secoli per ritrarre l’immagine un po’ ridicola di questo piccolo uomo che si arrampica sull’albero.
I pubblicani erano estorsori, uomini di violenza, e una violenza subdola perché non si sporcavano mai le mani, ma mandavano altri a farlo per loro. Zaccheo era il capo di questa mafia, era il boss. In tutta Gerico non c’era nessuno che non lo conoscesse, e non era una buona fama. Tuttavia, sicuramente nessuno aveva mai osato dire ad alta voce ciò che pensava di lui, sarebbe stato un suicidio perché dei boss, si sa, bisogna aver rispetto. Ma quando arriva Gesù l’entusiasmo è tanto, che la folla si accalca e nemmeno si accorge che il boss vuole farsi strada. Ma Zaccheo stesso è contagiato da questa euforia, non pensa più a se stesso come al capobanda dei pubblicani, che poteva farsi largo con la forza; è soltanto un uomo curioso, che deve soddisfare in qualche modo l’ansia che sente nel cuore. Ed è questo che Gesù vede quando alza gli occhi: non il peccatore, l’avido e il violento, ma l’uomo che ha bisogno di vederlo, l’uomo piccolo, ma con ferite grandi e desideri incalzanti, l’uomo che sogna di essere incontrato e trattato da amico, pur sapendo che è impossibile per uno come lui. Come quella gente bisbigliona, e anche un po’ impicciona, che non appena il boss ha ceduto un attimo mostrando di essere anche lui un uomo, e quindi vulnerabile, subito comincia a mormorare alle sue spalle, a dire chiaramente che cosa pensa di lui: è un peccatore, è indegno di amicizia! Zaccheo lo ammette: sì, sono un peccatore, ho sbagliato e per quanto possibile voglio rimediare. È una delle conversioni più totali e più belle dell’intera Bibbia, tanto che pure Gesù si entusiasma, e si sente realizzato in questo incontro: lui è venuto per provocare questa conversione, in tutti noi. Allora, certo, impegniamoci a somigliare a Gesù, a guardare gli altri andando oltre la corazza per scoprire la verità, la bontà e la bellezza che tutti, nessuno escluso, hanno nascosto da qualche parte. Ma cerchiamo anche di somigliare almeno un poco a Zaccheo. Noi siamo peccatori, siamo tutti piccoli boss, o almeno ci proviamo. Ma se ammettiamo di essere piccoli, di avere sbagliato, se accettiamo di essere vulnerabili, sapendo che gli altri non esiteranno a ferirci, allora veramente saremo i piccoli figli di Dio, le pecorelle perdute che è venuto a ritrovare. |
Pubblicità
Frasi Celebri e Humor
La libertà significa responsabilità: ecco perché molti la temono. George Bernard Shaw |
Lettere alla Redazione
Lettere alla Redazione |
Newsletter
Per iscriversi alla newsletter è sufficente inviare il messaggio di posta che verrà visualizzato senza scrivere niente.
<Iscriviti> - <Cancellati>
Scrivi alla redazione