Il comune di Recoaro Terme si estende all'estremità superiore della Vallata dell'Agno, a 10 km da Valdagno, in una conca che per il colore verde intenso dei suoi prati e dei suoi boschi si è meritata l'appellativo "conca di smeraldo ". Tutto attorno le fanno corona le guglie suggestive del gruppo de Carega, dell'Obante e del Baffelan, le cosiddette "Piccole Dolomiti, che esercitano un notevole richiamo alpinistico. Il territorio è in gran parte collinare e in parte montano, con altezze spesso superiori ai 2000 m. Il passo di Campogrosso lo mette in comunicazione con la Vallarsa e il Trentino, mentre il passo Xon con il comune di Valli del Pasubio e l'alta valle del Leogra. Fino alla prima guerra mondiale, i confini settentrionali del comune di Recoaro Terme erano anche confini di Stato e la gente del posto, perlopiù pastori e boscaioli, vi praticava il contrabbando con la confinante Austria (la Vallarsa era allora austriaca).
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Comune Recoaro Terme
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Chiesa di S. Giuliana al Colle
(primo edificio risa/ente a/1377)
Orario: Sempre visibile (esterno)
Ingresso: gratuito (la Chiesetta è aperta solo in occasioni particolari)
Parcheggio auto: posti: 40 antistante la chiesa
Distanza: da Recoaro Terme 2,7 o 5,3 Km (vedi percorsi sotto)
Posto ristoro: Adiacente la Chiesetta
BREVE BIOGRAFIA: Nata nell'anno 285 circa a Nicomedia (ora Izmit - Turchia) è stata martirizzata nell'anno 304 a Nicomedia. Il padre era pagano e la mamma non apparteneva ad alcuna religione. Giuliana si sentì attratta dalla fede cristiana fin da bambina e frequentava di nascosto i cristiani. Quando Giuliana ebbe 9 anni il padre, secondo la leggenda, la promise in sposa ad un nobile romano, Eleusio; il matrimonio doveva essere celebrato quando Giuliana avrebbe compiuto 18 anni. Quando venne quel giorno, la giovane affermò che avrebbe sposato Eleusio soltanto se si fosse fatto battezzare. Padre e fidanzato, dopo varie lusinghe a minacce, la denunciarono come cristiana praticante. Il suo martirio fu ordinato dallo stesso Eleusio, che nel frattempo era divenuto Prefetto della città. Giuliana è solitamente raffigurata con la palma del martirio in mano e con un diavolo, da lei tenuto a catena, che cerca di tentarla. Nel corso dei secoli l'arte ha rappresentato anche le torture da Lei subite (per es. si veda la vetrata nella Chiesa di S. Antonio Abate a Recoaro).
CANTO IN ONORE DI S. GIULIANA
Santa Giuliana, vergine, santa Giuliana, martire, a Te Recoaro dona il cuore e l'onore. (2 volte)
Da quando i nostri padri ricorsero a Te Tu dimostrasti loro amore e pietà.
E noi che siam lor figli, nei mali e fra i dolor, ancora a Te la prece con fede rivolgiam! Rit.
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Percorsi consigliati da Recaoro Terme :
Per contrade Santagliuliana, strada comunale asfaltata (stretta) Km 2,7 circa (poco frequentata) Sentiero su misto asfalto/sterrato taglia alcuni tornanti e sale direttamente dietro la chiesa con percorso più breve.

Percorso per strada provinciale passa per C.de Giorgetti, Frizzi e Merendaore, consigliato per le auto Km 5,3 circa.

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Anche Recoaro Terme, come Cortina d’Ampezzo, Madonna di Campiglio, Alleghe e altre località turistiche, si attrezza di un marchio territoriale per divulgare l’immagine del prodotto locale e del prodotto turistico. Recoaro sceglie il gallo del proprio gonfalone quale simbolo per rilanciare l’immagine turistica della Conca di Smeraldo.
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di Bepi Magrin
(Pubblicato in "Realtà Vicentina - dicembre 2010)
Come un vecchio consumato attore da sempre abituato a calcare la ribalta, il Rotolon questo nostro indocile vicino di casa, ogni tanto sente nostalgia dei riflettori e si rifà vivo, brontolando perché la pioggia, la neve, gli uomini, risvegliano i suoi acciacchi e lui, permaloso com'è non si lascia certo sfrucugliare impunemente.
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di Antonio Bolcato
(PUBBLICATO IN “Realtà Vicentina” dicembre 2010 pag 22-23)
Quest’anno l’acqua Loa, entrata in uso nel 1960 ha compito cinquant'anni (1960-2010). Ma a nessuno a Recoaro Terme ha pensato di celebrare questo giubileo: né il Comune, né le Terme, né lo Stabilimento d'imbottigliamento, né la Pro-Loco. Quanta ingratitudine! Eppure quest'acqua ha consentito l'incremento delle cure termali e il potenziamento dell'attività dello Stabilimento d'imbottigliamento, contribuendo a diffondere il nome di Recoaro in Italia e nel Mondo.
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di Antonio Bolcato
(Pubblicato in "Realtà Vicentina", luglio 2010 pag. 18-19)
La verde conca di smeraldo, nell'alta valle dell'Agno, ha un ricco bacino idrografico, in cui scaturiscono numerose sorgenti d'acqua minerale, nove delle quali attrezzate per l'uso dei curandi, e cioè le Fonti Lelia, Loigna, Amara e Nuova (alle Fonti Centrali, a 500 m. slm), Lora (a malga Fratta a quota 910 m. slm e convogliata alle Fonti Centrali), Giuliana (in valle dell'Orco a 567 m. slm), Capitello (a 533 m. slm, lungo la strada del passo Xon), Franco e Aureliana (a quota 491 m. slm, vicino a villa Lonigo).
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