CULTURA
Museo della Comunicazione PDF Stampa E-mail
CULTURA - Musei

Il Museo Tibaldo è un luogo affascinante dove riscoprire la magia della comunicazione.Una passione coltivata da Giancarlo Tibaldo, che in oltre quarant'anni ha messo insieme un tesoro fatto di oltre 10.000 pezzi perfettamente funzionanti, della storia dei mezzi della comunicazione audio-video-musicale, della scienza e della tecnica.

Località: Trissino(VI) Viale Stazione 44

Orario: per informazioni visita il sito del Museo
Ingresso: a pagamento

Parcheggio auto: Sì posti: 30

Distanza: da Recoaro Terme 23,9Km circa 32' min in auto

Da una grande passione per il collezionismo nasce il Museo Tibaldo. Il museo è per definizione il luogo della memoria, lo spazio in cui il passato prende forma, diventa visibile, si può anche toccare. Nel museo la storia si ascolta. E' voce, suono, musica, sibilo di frequenze, che arrivano da lontano, emesse da apparecchi voluminosi, in stile e materiali che ci parlano di un’epoca che fu e ci riportano a ieri.

Nel museo la storia si osserva nelle immagini e negli strumenti di un’epoca che sembra così lontana, ma che ci fa capire come l’evoluzione dei tempi si basi sulla genialità dell’uomo

 

Aree tematiche
  • La Storia della Musica
  • La Storia della Fonografia
  • La Storia del Cinema
  • La Storia della Fotografia
  • La Storia della Radio
  • La Storia della Ducati
  • La Storia del Telefono
  • La storia della Televisione
  • La Storia della Rumi
  • La Storia dell' Elettrostimolazione
  • La Storia del Microscopio





In tutti questi anni ha raccolto e custodito con cura un patrimonio di portata internazionale, un sicuro vanto per la nostra Regione Veneto, che per esprimere totalmente il suo valore ha la necessità di essere a disposizione della collettività.


Entrate nel Museo Tibaldo Giancarlo per scoprire il magico e affascinante mondo della comunicazione audio-video-musicale. Molti sono i settori: gli strumenti musicali quali carillon, pianole, organi, organetti meccanici del Settecento e Ottocento, dal fonografo a cilindro ai grammofoni a disco, la fotografia con i suoi numerosissimi scopritori, il pre-cinema da fine ‘700 con le lanterne magiche, alle prime immagini animate fino alle macchine del cinema degli anni ’60, la radio con gli importanti brevetti di Tesla e Marconi, il telefono di Meucci, gli interfoni, i dittafoni e gli apparecchi per registrare ascoltare e cancellare, la televisione.

All'interno si vedono:

Possedere qualcosa di speciale acquista un valore diverso se invece di rimanere nascosto in un ambiente privato è reso fruibile al pubblico, in modo che chiunque possa avere la possibilità di conoscere e capire l'evoluzione della comunicazione in oltre 200 anni di storia.

Altre sezioni del Museo

Altri apparecchi di comunicazioneAll'interno del Museo esistono sezioni dedicate anche alla Ducati con condensatori, radio, proiettori, macchine fotografiche, calcolatrici e rasoi elettrici, Rumi artista che costruì moto uniche al mondo per la loro originalità, l’elettricità applicata alla medicina attraverso l’elettrostatica, l’ottica e la meccanica per la didattica scolastica.


La bibblioteca

Libri e musei sono nati entrambi come strumenti per trasmettere un sapere e per ampliare la conoscenza. Il Museo Tibaldo è nato non solo per esporre al pubblico pezzi affascinanti della storia della comunicazione, ma anche per mostrare quel singolare “oggetto” che è il libro, con le sue più segrete sfaccettature e il progressivo divenire nel tempo. Oggi la collezione si compone di oltre diciannovemila volumi, la maggior parte sul tema specifico del patrimonio esposto al Museo della comunicazione e il periodo considerato abbraccia oltre un secolo e mezzo di vita, da metà ottocento in poi.
All’interno del Museo sono custoditi inoltre manifesti, locandine, riviste e stampe originali, pellicole di tutte le epoche dal cinema muto alle novità del cinemascope degli anni ’60. Il museo attraverso la biblioteca, ci guida in un viaggio attraverso la memoria, alla scoperta della storia, segreti e tecnologie di un’epoca ormai passata ma così affascinante.

Visite didattiche

I ragazzi saranno accompagnati per scoprire e capire l’evoluzione della comunicazione in oltre 200 anni di storia.
La visita che sicuramente stupirà i ragazzi, sarà adeguata in base al livello di studio ed è rivolta alle classi quarta/ quinta della scuola primaria e alla scuola secondaria di I e II grado.
Per chi lo desidera, seguirà il “laboratorio” con i relativi esperimenti scientifici sull’elettromagnetismo, sull’elettrostatica, sul funzionamento delle pile e sul Motore Stirling.


Per tutte le informazioni visita il sito dedicato al museo: http://www.museotibaldo.it

Scarica broshure in PDF :

Per raggiungere il Museo vedi la Mappa

(Visualizzazione ingrandita del percorso)

Altri Contatti
Phone: +39 0445 491512
Fax: +39 0445 492065
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Arturo Zanuso (1903-1968) PDF Stampa E-mail
CULTURA - Biografie personaggi

Arturo Zanuso (1903-1968), profondo conoscitore delle Piccole Dolomiti e dei Lessini, escursionista e scalatore, nel 1922 tra i soci fondatori della sezione valdagnese del CAI, fu uno scrittore molto legato alla città di Valdagno.

I suoi scritti originali sono conservati presso l’Archivio storico degli scrittori vicentini della Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza.

Della produzione di Arturo Zanuso  solo La strada delle Piccole Dolomiti, L’osteria del Magazin e Il viale degli olmi sono stati di recente ripubblicati; i restanti testi sono di difficile reperibilità.

Grazie al lavoro e alla generosità dell’ing. Vittorio Sandri, da oggi sulle pagine web della Biblioteca Civica Villa Valle di Valdagno, all’indirizzo  www.comune.valdagno.vi.it/eventi/biblioteca-civica-villa-valle/archivio-storico è possibile trovare tutti gli scritti dello scrittore valdagnese.

Inoltre sono disponibili per il prestito, oltre ai tre titoli sopradescritti, Il sud Africa, Scritti vari, Uno specchio per il giudice, Il discorso interrotto, Sangue gruppo A, Fantasmi, Deserto, Vento del sud.

 
CINEMA TEATRO SUPER PDF Stampa E-mail
CULTURA - arte e territorio

La posa della prima pietra risale al 1942. Poi la costruzione, voluta da monsignor Giuseppe Zaffonato, arciprete di Valdagno, fu interrotta a causa della seconda guerra mondiale. I lavori ripresero nel 1954 con Monsignor Bortolo Meggiolaro, ma un ringraziamento particolare deve essere rivolto a don Federico Evarelli,
instancabile cappellano dell'oratorio di quegli anni, che aveva caldeggiato con ogni mezzo l'ultimazione dell'edificio.
L'importante opera parrocchiale fu inaugurata nel 1956.
Nel 1991 l'immobile è stato oggetto di un importante e poderoso intervento di ristrutturazione,

 
Canonica di San Clemente PDF Stampa E-mail
CULTURA - arte e territorio

L'edificio del clero fu costruito tra il 1640 ed il 1650.
I caratteri stilistici espressi (con particolare riguardo alla facciata che dà su corso Italia) inducono a ricercare la matrice nell'ambiente veneto e veneziano creato dall'operosità di Baldassarre Longhena.
I1 capomastro valdagnese, che attinse a piene mani all'arte del veneziano, pur con qualche indecisione qua e là riscontrabile, riuscì a conferire all'edificio un'eleganza architettonica di tutto rispetto.
I1 livellamento della strada pubblica, fatto in epoca successiva, ha vistosamente "infossato" il piano terra, mostrando in tal modo una sproporzione (altrimenti inesistente) tra i vari livelli dell'edificio stesso.
La canonica è stata interessata nel 1982 da particolari interventi di manutenzione: rifacimento del tetto e sistemazione di parte dell'ala sud-est.

 
CHIESA DI S. MARIA DEL CARMINE PDF Stampa E-mail
CULTURA - arte e territorio

Conosciuta oggi come chiesetta dei Carrnini, fu edificata nel 1635 per volontà di Giobatta Caltrano, nelle vicinanze "alli beni del medesimo et la strada publica e separata dalle sue habitationi e non ha da esse né ingresso né prospetto in detta cappella.. ." Espressa volontà quindi che la cappella fosse frequentata da tutti.
A pianta ottagonale, è preceduta da un vestibolo su cui poggia la facciata.
Le navatelle laterali sono chiaramente aggiunte successive, non del tutto compatibili con l'armonia architettonica originaria.

 
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