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Subito accanto rivolto alla Vergine come intercessore S. Clemente papa, titolare della chiesa. Nella diocesi di Vicenza è l'unica parrocchia su 354 che abbia Clemente I come patrono. Dal secolo VII al XV tutta la valle dell'Agno dipendeva dalla pieve di S. Maria di Montecchio Maggiore e in quell'area esisteva una cappella dedicata a Clemente esistente nel XIII secolo, demolita nel XIX, (sta in AA.VV, La Diocesi di Vicenza, Vicenza 1998, pag.392). Il nome Clemente riappare nella successione apostolica nel 1147 quando il vescovo di Bamberg, sassone, assunse il nome di Clemente II.

Poiché nei documenti appare prima di ogni altro il nome Clemente riferito ad un castello dei Trissino e il loro il capostipite Olderico era venuto nel XII secolo al seguito di Federico Barbarossa, posso pensare che Clemente fosse particolarmente invocato dagli uomini scesi con Olderico dal nord e ne trovo conferma nella forte impronta tedesca del polittico.

S. Clemente può ispirare dal punto di vista religioso riflessioni di grande importanza per il nostro tempo, sia perché aveva conosciuto di persona gli Apostoli ed era stato ordinato dallo stesso S. Pietro, sia perché seppe affrontare in tempi difficili l'impazienza dei giovani e la prudenza degli anziani invitando soprattutto all'approfondimento della Parola di Dio e mantenendo un atteggiamento positivo verso lo Stato e verso il mondo, luogo in cui il cristiano è chiamato a continuare l’opera di Dio creatore (Giuseppe Visonà a pag. 4 del volume Il duomo di Valdagno nel bicentenario 1778-1978, Valdagno 1978.).

Nel nostro polittico il S. Clemente ha croce, triregno, mantello scarlatto sopra la bianca veste è accentuata la dimensione del viso rivolto sorridente alla Vergine. I due santi che stanno a sinistra della Madonna sono S. Nicola e S. Lorenzo, santi invocati per i miracoli loro attribuiti. Il culto per S. Nicola si era diffuso in tutta Europa dopo il 1087 quando le sue ossa trafugate da Mira in Turchia e portate a Bari furono sistemate in una cripta appositamente costruita e sovrastata dalla grande basilica romanica compiuta nel 1108 e consacrata nel 1197. Nicola è il protettore dei marinai e dei fanciulli, identificabile nel Nord come babbo Natale.