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È pure interessante riflettere sulla parete conclusiva del presbiterio, un discorso da continuare negli altri edifici sacri di Valdagno perché esprimono il punto cruciale dell'incontro con il soprannaturale.

Qui a San Clemente il nucleo portante è costituito dalla pala dell'altar maggiore, capolavoro del pittore vicentino Giacomo Ciesa (1733-1822) alta 4 m, raffigurante il martirio di San Clemente e tutta percorsa da una scia luminosa che s'accende in alto additata dalla figura biancheggiante della Fede; la luce accentua la figura biancovestita, scende obliqua lungo la stola dorata del martire e si spegne tra mille riflessi sulle onde del mare in tempesta. In alto ai lati dell'altare due statue di angeli stanno in piedi in adorazione con le braccia sul petto, più su entro una vastissima superficie luminosa in un cerchio, la colomba dello Spirito Santo scende dall'alto.