Del poeta Antonio Fornasa (nato a Maglio. 1858) troviamo notizia in Giovanni Mantese, Storia di Valdagno (1966) pag. 389: “coprì per lunghi anni l’ufficio di vice segretario comunale con funzioni anche di ufficiale di stato civile. Colpito da cecità diventò il popolare “poeta cieco” amato e stimato da tutti. Scrisse una memoria sul colle di Paninsacco. Morì quasi ottantenne nelle sue casa di Maglio di sopra nel 1937. La biblioteca del Comune di Valdagno nel 1979 ha pubblicato le sue poesie in un volumetto col titolo “SGINSE”, come riproduzione anastatica dell’edizione del 1919.
Di seguito. una breve antologia di alcune sue poesie dialettali magari confrontando il suo dialetto con i testi del poeta Antonio Crosara qui riportati.
XE PERMESSO?... AVANTI!
Bon dì! Ste calmi,
no scomodeve,
de che se trata
ve digo in breve:
De quatro versi
detà dal core
senza sofismi
senza rancore.
I xe in dialeto
del me paese;
se no savì,
son Valdagnese.
M’è mancà el tempo
de andare a scola,
studiare el metro
e la parola.
Se qualche idea
ve urta i nervi,
voltè la pagina;
Dio ve conservi