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Analisi e riflessioni su Brogliano di 20 anni fa e oggi
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- Categoria: Territorio
di Flavio Frizzo
Dalla strada che scende, diritta e ripida dopo Palon, si vede subito Il paese a cavallo tra il piano e le prime pendici della collina, indeciso quasi da qua le parte andare ... Restare amorevolmente avvinto alla tradizione della periferia più autentica o farsi coinvolgere, in pieno, dallo sviluppo più lineare del fondo valle.
Sono due aspetti dello stesso nucleo che sembrano guardarsi orgogliosi della propria diversità e disponibili ad un unico intento di indirizzi solo al seguito di qualche evento inintuibile ma forse atteso. E pensare che tutto è lì, proprio al centro della diramazione della vallata, l'incrocio tra la direttrice Trissino-Valdagno e l'apertura per Malo, Schio, Thiene.
19 aprile 1968: quarant'anni dopo
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- Categoria: Storia locale
di Antonio Boscato (pubblicato su Jobscuola.it 2008)
Ci sono diversi modi di celebrare un avvenimento: in primo luogo, ricordare, ricostruire, rievocare un fatto a cui abbiamo assistito. Da questo punto di vista lo possono fare in pochi. Tutti coloro che hanno meno di cinquant'anni, o sono giunti in città dopo quella data, quel fatto non possono dire di ricordarlo o averlo vissuto. Quarant'anni non è un piccolo arco di tempo. Perché poi ricordare un fatto quarant'anni dopo quando l'abbiamo ricordato poco nel ventesimo o trentesimo anniversario?
Valdagno e i Marzotto
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- Categoria: Storia locale
VALDAGNO E I MARZOTTO - UN RICERCA DI MAURIZIO DAL LAGO SULLA VALDAGNO DEI PRIMI DECENNI DEL '900
Prefazione di Paolo Preto
dell'Università di Padova
il feudo dei Marzotto, al punto che la storia degli imprenditori lanieri ha quasi assorbito quella della città.
Ma se si capovolge il punto di partenza e si pone Valdagno al centro, il feudo scompare e affiorano eventi di cui i Marzotto non furono gli unici protagonisti dei conflitti politico-amministrativi che li videro a volte vincenti e a volte sconfitti.
Allor che in Val dell'Agno si andava in diligenza
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Un viaggio,da Trissino a Recoaro, 160 anni fa: dopo Napoleone, ma prima del treno, della Marzotto, della s.s. 246
di Giorgio Trivelli
(pubblicato in "Appunti - vita della Valle dell'Agno - maggio 1989)
Giugno 1825.
L'omnibus di Angelo Crosara di Valdagno ha undici posti a sedere. Quattro cavalli sudati lo tirano sbuffando, il postiglione a cassetta sembra un domatore del circo, ci tiene a far bella figura, è un punto d'onore distinguere la sua vettura dai villici carriaggi che sfilano, lenti, carichi, asino-trainati, lungo la strada assolata che porta in vista dell'abitato di Trissino.
Edifici religiosi della valle dell'Agno: Brogliano e Quargnenta
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- Categoria: Storia
(Fonte Virginia Gaspari "La Voce dei Berici "16 maggio 2010)
San Martino è il Santo protettore di Brogliano, al quale è dedicata l'antichissima chiesa di cui tutta la vallata dell'Agno è fiera. Inizialmente era una Pieve edificata sopra un modesto rilievo a un chilometro a nord di Brogliano, sulla strada che porta a Cornedo. È stata costruita con pietre, mattoni e materiali vari di età romana e barbarica, recuperati dalla precedente cappella che sorgeva proprio sulla riva dell'Agno e che fu distrutta da una piena del torrente poco dopo il Mille.
A Recoaro quell'antica sorgente
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di Giorgio Trivelli
Nel 1989 (giusto a 300 anni dalla Rivoluzione Francese) anche a Recoaro si celebrò un importante anniversario: i 300 anni della scoperta dell'Acqua Lelia. Giorgio Trivelli così ricordò quella data sul mensile "Appunti" - settembre 1989)
L'acqua della Fonte Lelia compie ufficialmente 300 anni, ma ai festeggiamenti per il compleanno ancora non si pensa.
1915-1918 I rifornimenti del fronte
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di Franco Rasia
Strade, teleferiche ed acquedotti.
Uno dei più gravi problemi che i comandi degli eserciti contrapposti dovettero affrontare nella guerra del 15-18 derivava dalla necessità di rifornire le truppe in linea di viveri e munizioni ma anche di acqua, energia elettrica, medicinali, combustibile, vestiario ed ogni altra risorsa utile a garantire la capacità di vivere e combattere a migliaia di soldati in un ambiente tanto ostile.
Oscar e Linda
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- Categoria: Narrativa - Poesia
di Libero Riceputi
Quel paesino di mare, nel quale Oscar trascorreva qualche giorno di vacanza, sembrava un acquerello: un pugno di case, una chiesetta, un bar, tre capanni da pesca. La campagna, piatta e assolata, era "punta" soltanto dallo stridore delle cicale. Le due strade a T offrivano - mattina, mezzogiorno e sera - il passaggio in bicicletta di qualche contadina rubizza con un vistoso cappellone.
Una sera, dopo cena, Oscar si recò al bar per prendere un caffè. Non era ancora entrato e già i suoi occhi scherzavano con quelli di Linda. La graziosa biondina, seduta ad un tavolo con una paglietta multicolore in testa, stava sorbendo una coca-cola con la cannuccia. I due non si erano mai visti e i loro occhi si davano del tu. La fantasia di Oscar galoppava...
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