1942
Il secondo inverno di guerra portò con sé un ulteriore aggravamento della situazione economica interna e, in particolare, delle condizioni alimentari in cui si trovavano le famiglie, tanto nelle città quanto nelle aree rurali del paese. La produzione dei mulini venne posta sotto un regime di sorveglianza ancora più stretto e continuo, con turni sia di giorno che di notte, per evitare abusi e violazioni agli ordini di razionamento. Ai primi di febbraio alcune manifestazioni di protesta che si erano avute a Valdagno contro questo nuovo giro di vite vennero duramente represse dalle autorità locali. Vi furono anche alcuni arresti tra cui quello di Romano Nizzero di Castelvecchio, il quale fu costretto a scontare otto giorni di reclusione.
In quegli stessi giorni Gaetano Marzotto si incontrava con Mussolini e informava il capo del governo dell'acquisizione, da parte delle manifatture valdagnesi, di un consistente pacchetto azionario della Chatillon, annunciando così l'ingresso della più importante impresa laniera italiana nel settore delle fibre artificiali, un settore che proprio allora era avviato verso una fase di piena e rapida espansione.
Ma la crisi alimentare si aggravò ancora. In marzo la razione di pane scese a cinquanta grammi per persona al giorno, mentre intanto a Valdagno sei rivendite di prodotti alimentari venivano chiuse d'autorità per dieci giorni di seguito per avere venduto viveri a clienti che erano privi della tessera annonaria. I cereali, già scarsissimi, furono controllati ancor più severamente e non di rado requisiti. La farina bianca arrivò a costare fino a venti lire al chilo e il sorgo fino a seicento lire al quintale, mentre il cosiddetto «pane tesserato» era definito «immangiabile» dai più. Entro la fine dell'anno il nuovo podestà Ettore Crosara avrebbe preso il posto del commissario prefettizio Rossi, senza però che si vedesse attenuata la drammatica scarsità di generi alimentari. Sarebbe stato infatti razionato anche il latte (un litro al giorno doveva bastare per una famiglia di cinque persone) e il prezzo dell'olio sarebbe salito fino a ottanta lire per un comune fiasco da due litri.
Intanto aumentava il numero dei caduti valdagnesi nei vari teatri di guerra. Il 29 marzo, a seguito dell'affondamento della nave Galilea silurata da un sommergibile inglese nelle acque del Mediterraneo, perdeva la vita l'alpino Giuseppe Sella appartenente al battaglione Gemona della Julia. Alla sua salma, ritrovata sulle spiagge di Phanos (Corfù), venne data pietosa sepoltura ad opera di alcuni suoi stessi concittadini della divisione Acqui. Il 29 luglio, durante i combattimenti divampati nei pressi di El Tacca in Africa settentrionale, al bersagliere Giovanni Zanuso veniva assegnata la medaglia d'argento al valor militare, mentre una medaglia di bronzo era attribuita, sempre nello scenario nordafricano, al pilota d'aviazione Renato Visonà.
Con l'arrivo dell'estate la propaganda di guerra ritrovò casa al Teatro Impero con la proiezione di alcuni Wochenschau, i famosi cinegiornali tedeschi, in cui si descrivevano le vittoriose imprese africane delle truppe italo-germaniche, ovviamente prima della battaglia decisiva che le avrebbe colte completamente di sorpresa ad El Alamein. Riflessi celebrativi degli eventi di guerra si ebbero a Valdagno anche quando, sul finire di agosto, la banda musicale dei Gruppi Stukas della Lullwaffe, ospite dei lanifici Marzotto, tenne un concerto per festeggiare le conquiste africane avvenute durante la fase vittoriosa della campagna guidata da Rommel. All'evento presenziarono importanti personalità politiche e militari sia germaniche che italiane.