Un analogo intento propagandistico animava in quel periodo anche le cosiddette «serate marinare» che si tenevano, sempre a Valdagno e sempre su iniziativa della Marzotto, allo scopo di proiettare filmati celebrativi e di raccogliere fondi da destinare in beneficenza. L'organizzazione di queste manifestazioni si collegava probabilmente al fatto che la regia Marina rappresentava all'epoca uno dei clienti più importanti della locale industria laniera, mentre, d'altra parte, non erano pochi i valdagnesi arruolati nelle sue file.
Ma le sorti del conflitto prendevano intanto una piega tutt'altro che favorevole alle forze dell'Asse. Con la nuova stagione autunnale, infatti, si registravano in Africa i gravi rovesci militari che avrebbero portato, tra i mesi di ottobre e novembre, all'offensiva inglese e quindi, per il nostro esercito, al disastro di El Alamein, mentre in dicembre, con lo sfondamento da parte dei russi del fronte dell'Armir e l'accerchiamento di Stalingrado, stava per essere scritto uno dei capitoli più tragici dell'intero conflitto.