Non erano passati che tre anni dall’inizio del suo servizio a Malo, quando, nel 1948, don Alfonso dette il via a quell’attività che lo renderà anche famoso e che rimane senz'altro il suo fiore all'occhiello per il fatto che compendia molti degli aspetti del suo servizio: amore per la natura, possibilità di stare insieme e di comunicare, creare fraternità e amicizia, occasioni di incontro e tempo per il recupero spirituale e fisico. Tutto questo egli lo trovava nel campeggio.
Nei primi anni del dopoguerra, e in quelli immediatamente successivi, non c’erano vacanze di massa e nelle modeste famiglie del tempo, soltanto i ragazzi potevano entrare in qualche “colonia”, Ebbene il campeggio era una attività benefica per lo spirito, ma anche per il corpo, che molte parrocchie intraprendevano con tende ottenute come materiale di scarto dagli eserciti alleati che avevano occupato l’Italia. Le località dove egli sperimenta i primi campeggi si succedono a Penìa di Canazei, a Borca di Cadore, ad Andalo nel Trentino e al passo del Brocon nel bellunese per stabilirsi alla fine in un’amena e suggestiva località del Trentino sull’altopiano di Piné.
Mentre ad una ad una le parrocchie rinunciano con il sopraggiungere del mutare del tempo e di nuove normative a queste iniziative, don Alfonso con il suo campeggio tiene duro. Il “Campo Maio” diventa una istituzione, forse anche una leggenda. A Valdagno, non ci sono ragazzi che non vi abbiano trascorso qualche giorno; ma non ci sono soltanto ragazzi, le famiglie riempiono il campo nel mese di agosto dedicato appositamente ad esse e ormai la fama di questo campeggio è talmente diffusa che non mancano famiglie da fuori regione, che, una volta conosciuta questa esperienza, la fanno abitualmente propria. Dopo alcuni lavori di sistemazione, ora il campeggio è perfettamente funzionale tanto da poter far concorrenza, almeno per la cucina, ad alberghi e pensioni di buon livello.
Per don Alfonso è sempre stata una festa trovarsi in mezzo alla sua gente, ai suoi ragazzi in montagna. Per lui il campeggio è stato una specie di paradiso terrestre, una esperienza profonda che, col tempo, si è ampliata fino a diventare una dimensione fondamentale della propria esperienza.
Ma allora che tipo di “personaggio” è stato il vero don Alfonso? È possibile farne un ritratto spirituale?
Un prete antico e allo stesso moderno don Alfonso Zecchin
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