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È stato un sacerdote contento di esserlo e questa gioia serena della sua vocazione sacerdotale non gli è venuta meno neppure nei momenti dell’amarezza e della sofferenza, segno che si era radicata non solo nell’innata giovialità del tratto caratteriale, ma in una profonda fiducia nell’amore del Signore Iddio e in Maria Santissima”.
Nell’immagine ricordo curata dai suoi parrocchiani nel trigesimo della morte vi è una bella descrizione del tratto psicologico profondo di don Alfonso, che coglie quello che don Alfonso è stato, ma soprattutto quello che ha voluto lui essere: “Ci hai insegnato a credere, a sperare e ad amare. Con te era più facile cantare e sorridere alla vita. Ci piace ricordarti sempre così : il grande cuore a Dio, lo sguardo orante a santa Maria di Paninsacco, il sorriso in volto e il canto sulle labbra, le mani tese  ai piccoli, ai giovani e alla povera gente , i tuoi passi di evangelizzatore appassionata sulla strada”.
Ora don Alfonso Zecchin riposa nel suo amato santuario di Santa Maria di Paninsacco, vegliato ancora dall’amore e dalla riconoscenza di migliaia di persone che ogni anno trovano in quel luogo stupendo l’occasione per tornare nel silenzio della natura con il pensiero a Dio e alla sua Madre, la Madonna di Paninsacco, che don Alfonso ha così amato e venerato in vita. I cittadini di Valdagno gli sono e gli resteranno grati per i suoi fecondi 44 anni di servizio alla Chiesa e alla popolazione di questa città.

(a cura di A. B)